L’allestimento floreale è un aspetto molto importante durante un evento perché ne definisce il fil rouge.
Che sia estate, autunno, primavera o inverno, consiglio sempre di affidarsi (nel caso non abbiate una wedding planner) ad un professionista che abbia molta esperienza nel campo, che sappia tener conto dei vostri desideri e del budget e che sia sincero nel consigliarvi ciò che è meglio o peggio per voi, tenendo conto anche della location e della chiesa da voi scelti.
Nel wedding team di ogni wedding planner c’è sempre il flower designer (o floral designer) cioè quella figura che, lavorando a stretto contatto con lei, crea il progetto e lo rende realtà.
È colui che ha una grande creatività, una grande conoscenza dettagliata dei fiori e che sperimenta sempre allestimenti nuovi senza aver timore di essere “fuori moda”.

Oggi vi presento un grande amico e professionista, nonché uno dei migliori floral designer Italiani: Giovanni Raspante di Stylosofie.
Io e Gio ci conosciamo da più di 10 anni, è stato lui il floral designer del mio matrimonio e sinceramente non avrei potuto scegliere di meglio.
Giovanni sa giocare con gli elementi, sa interpretare il giusto equilibrio tra lusso e natura e la sa ascoltare: tutto questo lo rende un grande artista capace di creare scenografie floreali dal design esclusivo.
Grazie al suo buongusto, alla sua creatività e alla ricercatezza ed originalità i suoi allestimenti non risultano mai banali ed uguali.
Per voi oggi una piccola intervista:
Chi è Stylosofie? E cosa vuol dire per te essere un floral designer?
Ciao Anita, è sempre un piacere parlarti di me e del mio lavoro.
Stylosofie è la mia creatura artistica. Ho dedicato tantissimi anni a farla crescere e con sacrifici e tanta determinazione oggi è una bella realtà.
Il floral designer è una figura molto importante oggi. È colui che riesce a creare una personalità ad un evento. Ha un ruolo di grande responsabilità per trasmettere carattere e bellezza ad un evento.

Cosa ispira Giovanni Raspante?
Ogni cosa nel mio quotidiano è una fonte di ispirazione, ma come sai bene la natura mi suggerisce sempre cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Come viene creato un progetto su misura?
Bisogna tenere in considerazione tantissimi aspetti. La location, la stagione, la personalità del cliente è fondamentale; anche conoscere gli altri fornitori, perché un evento riuscito è il frutto di tutto questo.
Cercare poi di mettere sempre un aspetto nuovo che possa sorprendere me e di conseguenza tutti gli altri.

Nella progettazione di un allestimento come rappresenti il tuo stile?
Non credo di avere uno stile, credo più ad una personalità del risultato. Gli stili vanno tutti conosciuti e interpretati con la propria visione e creatività. È sempre la natura che si deve percepire o quando è possibile vedere, nella realizzazione di una scenografia.

Come vedi tra 10 anni la tua professione?
Oggi ci sono due aspetti che non possono non essere considerati. La velocità che le tendenze e la scelta delle tipologie dei fiori hanno e sempre più velocemente passano (il web ha creato il sentimento del “è già vecchio”) e di conseguenza c’è la corsa al nuovo che poi è sempre un qualcosa che viene reinterpretato in chiave moderna. Quando quella interpretazione è azzeccata al tutto il contesto allora nasce una nuova tendenza che nel giro di un anno avrà già invaso il web.
Tra 10 anni? È difficile immaginare, ma inevitabilmente questa professione sarà in linea con il mondo che ci sarà.
Grazie come sempre Gio, sei prezioso.
Visita il sito web: Stylosofie